“[...] D'improvviso fu distolto dalla profondità
dei suoi pensieri. La porta si aprì ed entrarono le sue insegnanti. Subito un
sorriso gli illuminò il volto. Amava quelle persone, che in breve tempo e con
un ruolo tanto scomodo, erano riuscite a fargli riacquistare l’amore per lo
studio, e insieme per la vita.
Entrarono e subito si sistemarono nella loro
stanza relax.
Lui le seguiva sempre con lo sguardo, sempre
attento a non farsi notare. Ascoltava le loro voci e il cuore si riempiva di
gioia. Era una consuetudine ormai consolidata, eppure, come un innamorato, non
si stancava mai di questa routine.
Ma, oggi sentiva che qualcosa non andava come
avrebbe dovuto. Avvertiva un senso di pesantezza e tristezza nelle loro voci. Non
c’erano scambi di battute tra loro, e i sorrisi erano assenti dai loro volti.
Percepì tutto ciò, e cominciò a sentire il suo
cuore farsi pesante. Un peso lacerante. Una grande paura.
La porta della sala rimase aperta, e da lì uscirono
parole confuse dal tono cupo. Un accendino si accese, e mentre il caffè
rilasciava nell’aria il suo aroma, Charles ebbe un moto istintivo. Non capiva
cosa, ma sapeva che doveva fare qualcosa, e doveva farlo in fretta. Cogliere quell’attimo.
Si alzò di scatto dalla sedia. Si diresse con passo deciso verso le voci, che
si facevano più chiare. Sentiva il cuore battere così forte che sembrava
volergli lacerare il petto. Si fermò, le guardò negli occhi e fece per parlare. Con
l’unico sottile filo di voce di cui l’agitazione non si era ancora impossessato
cominciò:
‘Non so quale sia il problema, ma so che c’è. Insieme
ad esso, però, c’è anche la consapevolezza che io ho bisogno di voi. E non solo
io.
Sono un giovane disastrato, che ha deciso di
cambiare strada anche e soprattutto grazie a voi. Ho bisogno che restiate con
me. Noi giovani non abbiamo che falsi ed
evanescenti miti da emulare. A me non bastano più da quando conosco voi. Ora ho
2 eroine da ammirare e seguire per diventare un giorno come loro. Voi siete gli
esempi di cui noi giovani abbiamo bisogno e ai quali io mi ispiro. Ho bisogno
di voi. Ho bisogno che reagiate perché anch’io possa difendervi con tutto me
stesso.’
Pausa silenziosa. Il cuore di Charles tuonava
ancora come se avesse un temporale dentro.
Alzò gli occhi giusto in tempo per vedere quattro
occhi che luccicavano. Lacrime che rigavano volti. Ma finalmente, insieme a
tutto ciò, vide i sorrisi più splendenti e più rigeneranti di tutta quella
giornata.”