venerdì 28 gennaio 2011

Sporting Torrino

Direi che ormai ci siamo. 
Direi che ormai è il momento di mettere davvero tutto da parte. Ogni cosa. 
Direi che domani è il giorno in cui dovremo che sappiamo andare oltre. 
Oltre le incomprensioni. 
Oltre le difficoltà.
Oltre le sconfitte passate.
Direi che è giunto il momento di voltare pagina.
Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Non siamo tenute a farlo. Ma dobbiamo dimostrare qualcosa a noi stesse. Dobbiamo dimostrarci che sappiamo reagire. Nonostante tutto.
Occhi e testa in campo e non sugli spalti. 
Non portiamo niente oltre quel cancello che non sia fondamentale alla partita. 
Concentrazione. Tenacia. Ma soprattutto, GRINTA! 
Non importa come andrà il risultato (cioè un po' si ;))
Ma importerà se quel risultato lo avremo regalato, o non ce lo saremo meritate. 
Scendiamo in campo e pensiamo solo ad una cosa. All'unica cosa che dobbiamo e sappiamo fare: giocare!
DAJE! 


PS Facciamolo anche solo in onore del banchetto di Pierucci!!!! :):)

mercoledì 26 gennaio 2011

Nonne

Stavano lì, sedute su quelle sedie dure come la loro pelle, sopravvissuta a due guerre. E lei le guardava esterrefatta, ascoltando le parole che uscivano dalle loro bocche. Erano donne anziane, che avevano cresciuto decine di figli o fratelli, si erano lasciate alle spalle, non illese, guerre, carestie, morti, sconfitte. Avevano superato prove che lei, giovane ventenne, non poteva nemmeno lontanamente immaginare; e ora erano lì, in quella stanza, su quelle sedie, a parlare dei loro acciacchi da persone vecchie, quasi a gareggiare su chi fosse la detentrice di quella malinconica battaglia. La storia di ognuna di loro era racchiusa in ogni stanza. Quattro mura che contenevano un letto e tre armadi. Una piccola cassapanca e qualche foto attaccata ai muri o rinchiusa dentro una cornice. Medicine, molte, forse troppe. Non poteva crederci. Donne che avevano fatto la storia, che le erano sopravvissute e che avrebbero potuto raccontarla, ora erano lì, su quelle sedie, cambiando rapidamente discorso sul pasto del giorno. Avrebbe voluto interromperle, rimproverarle e cominciare a fare domande sul passato. Voleva sapere, e voleva sapere da persone che c'erano state. Aveva studiato tanto, ma sentiva che non bastava. Eppure, guardandole con attenzione, fece caso ai loro occhi, alle loro mani. Ai loro bastoni che ormai erano prolungamenti dei loro corpi. Erano donne che non avevano studiato. Non avevano potuto. Non avrebbero potuto capire quel suo sfogo, perchè per loro da anni era iniziata un'altra guerra. La più dura. Quella contro la loro età.
I loro ricordi, la loro vita, non era dentro quegli armadi, né in quelle foto. Tutto il loro passato era racchiuso nel presente delle loro persone, dei loro corpi malfermi, zoppicanti. Le loro mani rugose, i loro occhi opachi. Tutto racchiudeva l'essenza di una vita senza agi, senza privilegi. Vissuta modestamente, e che ora, dopo tanti sacrifici, si aspettava finisse in quella casa di riposo. Ognuna con il proprio corpo. Ognuna con il proprio fardello da portarsi dietro. Ovunque. 


venerdì 21 gennaio 2011

IL giorno

Oggi è IL giorno. 
Non il mio. Purtroppo o per fortuna. 
Eppure lo vivo con e per voi. La mia voce finirà per tifare la vostra grinta, il vostro cuore, la vostra passione. 
Siamo stati 'noi' per 3 anni, e adesso siete diventati 'voi'. Almeno in campo. Solo lì.
Stasera non indosserò quella maglia verde con il numero 6. 
Non condividerò con voi il nostro 'daje' con il 10. 
Non ci sarà il saluto speciale con Mamà, Lugggìa o Tonto. 
Non mi batterà il cuore così forte da togliermi il respiro prima del fischio dell'arbitro.
Ma mi batterà fuori da quel campo. 
Stasera, al di là del risultato, so che vedrò brillare una squadra che non si arrende. Che combatte fino alla fine. 
Già lo sento il capitano che urla 'Fino alla fine ragazze eh! Fino alla fine'!
E fino alla fine voglio vedervi combattere. Perchè abbiamo imparato che delle Gladiatrici come noi, come voi, possono tutto quando sono unite. Quando ci credono davvero. 
Tutto.
DAJE






mercoledì 19 gennaio 2011

Rispetto

Noto che, come per molte altre situazioni, non sia la religione o l'abito a far la differenza tra le persone, ma le persone stesse. 




lunedì 17 gennaio 2011

Amici

Gli amici si perdono quando non si ha più intenzione di mantenere legami. 
Non si perdono per mancanza di tempo, nè per i troppi impegni. 
Non si perdono per qualche cambiamento, nè per qualche discussione. 
Gli amici, quelli veri, non si perdono.
E ieri ne è stata una testimonianza! 





sabato 15 gennaio 2011

penso solo che...

penso solo che...
...forse questa non dovevate farmela....


ma adesso testa, concentrazione, e voglia di rivalsa!



venerdì 14 gennaio 2011

Martedi

Non c'è niente da fare. Più cerchi di evitare le cose, più quelle avvengono. Sempre. Ma quando meno te lo aspetti. 
Avrei aspettato volentieri di vedere quelle maglie verdi senza il numero 6 entrare in campo e vincere (perchè è questo che fanno, anche quando perdono). 
Avrei aspettato a vedere le loro maglie contrapposte alle maglie nere (o forse bianche).
Avrei aspettato a vedere i volti della mia famiglia rivolgersi contro di me, quando per tre anni li ho visti al mio fianco, o al massimo vedevo le nuche (o loro la mia). 
Insomma. Avrei aspettato, e comunque, qualunque scadenza sarebbe stata troppo breve. 
E invece ora una scadenza c'è. Ed è più vicina di quel che potessi mai pensare. Arrivata così, in una tranquilla giornata universitaria, lasciando ben poco di tranquillo. 
Quindi resta poco da dire o da aggiungere. 
Ci vediamo martedì, amiche mie. E che il cuore non ci giochi brutti scherzi! 

mercoledì 12 gennaio 2011

BLOG

BLOGIn informatica, e più propriamente nel gergo internet, un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore (blogger) pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video.


Ecco la definizione che la 'tuttotrova' Wikipedia dà del Blog. 
E questo è un blog. Quantomeno vorrei lo fosse. Certo, quel 'più o meno periodicamente' un po' mi intimorisce. Mi ricorda che 'ogni tanto', 'non sempre' ma 'abbastanza spesso' sarebbe carino scrivere qualcosa. Una qualunque cosa (tanto il blog è mio), purchè sia qualcosa. Per chi è tutto da vedere. Forse per nessuno. Forse più interessante sarebbe capire il perchè. Eppure anche qui una risposta non c'è. Mi va. 
'Più o meno periodicamente'. Vuol dire impegno comunque. Io mi impegno nei confronti del mio blog a curarlo e rispettarlo 'più o meno periodicamente' finchè internet non ci abbandoni! 
Eppure alcuni pensano che io gli impegni non li sappia prendere...e quindi non lo prenderò...almeno formalmente. 
Ma posso impegnarmi (per me, non per gli altri) a voler scrivere ogni giorno qualcosa. 
Magari finirò domani. Magari no. 







domenica 9 gennaio 2011

...

Alzò lo sguardo dalle mani, e rimase a guardare quella scena che le scaldava il cuore. 
La fila di fedeli che in silenzio aspettavano il loro turno per la comunione. 
Il coro che intonava canti di festa. 
E lei era lì. E non riusciva a distogliere lo sguardo da quella comunità che le apparteneva, che era sua, anche sua. 
Poi posò gli occhi su quella enorme croce, ai piedi della quale stava il bambinello, a ricordare che da poco era passato il Natale, e che era stata festa, ancora una volta. 
Poi prese la testa tra le mani e iniziò a pregare nella sua mente:
'Padre, sono qui e mi sento bene. Mi sento a casa. E questo è anche merito tuo. So che tutti fuori mi spingono a fare l'opposto di ciò che mi insegni. So che tutti là fuori non capiscono questa mia esigenza di stare con Te. So che tutto fuori è contro di Te. Eppure alzo gli occhi, e vedo Te, e insieme questa comunità, le persone anziane, i giovani, i miei amici. 
Io qui sono a casa. Le persone mi sorridono, e io ricambiando mi chiedo cosa pensino, come preghino, quali problemi li affliggano. 
Io qui sono a casa, in un luogo nel mondo, così lontano dal mondo stesso. 
Vorrei poterti dire che non sarò come Pietro, che non ti abbandonerò o tradirò mai. Sai che sono debole per potertelo dire, ma posso prometterti che farò sempre il possibile per non perderTi. Ma tu aiutami'.
Riaprì gli occhi. Il coro cantava ancora. Vide il sole entrare dal grande rosone. Sorrise. 



giovedì 6 gennaio 2011

Bentornata!

Eh si, bentornata! A chi? A me!
Si, perchè dopo tanto tempo ho finalmente deciso di tornare a scrivere. Qualcosa. Qualunque cosa. Ma scrivere. 
Mi mancava. E mi manca. 
E allora perchè non tornare prima? La risposta è sempre la stessa. La stessa scusa e la stessa inevitabile verità: il tempo. Quello che manca sempre a tutti e che tutti agognano. Ma anche quello che alcuni trovano, sempre, ad ogni costo.
Certo, anche un po' di sana pigrizia ha la sua dose di colpa.
Però non può la pigrizia vincere su questa mia libera passione. Libero sfogo. Una volta unico sfogo delle mie giornate. 
E così eccomi qui, di ritorno per chiunque voglia leggermi, chiunque voglia scrivere, chiunque voglia anche solo passare di qui, per caso.
Quindi...bentornata Chicca!